Più derby di così, non si può: domani sera (sabato 30, ore 18.30, al palasport De Mas) la Homeclick SB Volley affronta la Homeclick SB Volley. No, nessun errore e nessuna ripetizione: la seconda giornata del girone eliminatorio di Coppa Veneto mette di fronte la formazione di C, guidata da Josh De Salvador, a quella di serie D, allenata da coach Pezzei. E a presentare l’inedita sfida in famiglia non potevano che essere loro: le capitane. Carlotta De Barba (che condivide il ruolo con Fiabane e Pombia) da una parte. E Veronica Buzzatti dall’altra.
Che tipo di capitane siete?
De Barba: «Sono cordiale, cerco di risolvere le questioni con tranquillità. Provo sempre a dare il buon esempio, nonostante a volte prenda anch’io la multa. E la devo pure pagare il doppio (risata, ndr)».
Buzzatti: «Mi ritengo disponibile e propensa al confronto. Non mi sono mai sentita al di sopra delle mie altre ragazze: anzi, rispetto i loro giudizi e imparo anche da quelle più giovani, ad ogni allenamento».
Cosa cercate di trasmettere alle compagne?
De Barba: «Grinta e serenità in campo. Perché voglio innanzitutto che ci divertiamo. Tuttavia, come dice il nostro allenatore, bisogna divertirsi con serietà».
Buzzatti: «Costanza, dialogo, sacrificio e la ricerca di un continuo miglioramento».
Tre aggettivi per descrivere la vostra squadra.
De Barba: «Determinata, competitiva e carismatica. Siamo fiere di far parte di questo importante progetto e vogliamo mettercela tutta».
Buzzatti: «Esuberante, disponibile, tenace».
Il modello di riferimento?
De Barba: «Da bambina era Francesca Piccinini. Ora, invece, penso di non averne uno in particolare: sono dell’idea che l’importante sia dare sempre il meglio di sé».
Buzzatti: «Javier Zanetti».
Il primo ricordo legato alla pallavolo?
De Barba: «Mi capita di ripensare a quando ero piccolina e giocavo in giardino, da sola, contro il muro. Volevo attaccare il più forte possibile e puntualmente il pallone finiva nel giardino dei vicini».
Buzzatti: «I primi passi mossi con le mie amiche storiche, ad Agordo, dove vivo e ho iniziato a giocare».
Il più bel complimento ricevuto su un parquet di volley?
De Barba: «Dieci anni fa, in Under 16, al Torneo della Befana di Pianzano, mi hanno chiamato “Pachera”. È il soprannome di mio papà».
Buzzatti: «Essere considerata un punto di riferimento per il gruppo».
La più grande pazzia fatta dopo una vittoria?
De Barba: «La scorsa stagione, dopo la vittoria dell’ultima gara di campionato, abbiamo improvvisato una gita a Bibione. Alle 21 siamo partite con il pulmino della società per andare alla Beach Marathon, dove abbiamo raggiunto i nostri amici».
Buzzatti: «Non si può dire, segreti di spogliatoio».
Un sogno ricorrente?
De Barba: «Più che un sogno, un obiettivo: la promozione. Mi mancano quel brivido e quella gioia. Spero arrivino presto».
Buzzatti: «Anche questo non si dice, sono scaramantica».
Un invito al pubblico per la partita di domani?
De Barba: «È un derby nel derby, in un palazzetto ricco di storia, tra due squadre che hanno tanto da dare e da dimostrare. Vi aspettiamo».
Buzzatti: «Ci batteremo contro una formazione attrezzata e combattiva. Requisiti che, ne sono sicura, daranno molti stimoli per giocare una partita di livello».